Negli ultimi mesi, diversi episodi di incendi in ospedali e case di cura hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza nelle strutture sanitarie. A luglio scorso, a causa dell’impianto antincendio fuori uso, in una RSA di Milano sono morti sei anziani e l’incendio ha costretto al trasferimento d’urgenza di pazienti, con danni significativi a un intero reparto. Sempre a Milano all’Ospedale Galeazzi, il 6 gennaio 2025, un principio d’incendio si è sviluppato in uno spogliatoio al primo piano dell’ospedale, situato nell’ex area Expo. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di mettere in sicurezza l’area senza registrare feriti o evacuazioni. Neanche una settimana dopo, il 14 gennaio 2025, un incendio è divampato nel reparto di terza medicina degli Spedali Civili di Brescia. La causa sarebbe stata una sigaretta accesa da una paziente, che ha innescato le fiamme nel materasso. La donna è stata trasferita in terapia intensiva a causa delle ustioni riportate, mentre gli altri pazienti sono stati evacuati in sicurezza.
Questi episodi evidenziano l’importanza dell’adeguamento delle strutture sanitarie alle normative antincendio. Secondo il D.M. 29/03/2021, le strutture sanitarie, sia pubbliche che private, devono conformarsi a specifiche prescrizioni antincendio, con particolare attenzione ai sistemi di rilevazione e spegnimento automatico, vie di fuga sicure e piani di evacuazione aggiornati. Il decreto stabilisce inoltre la necessità di audit regolari da parte dei Vigili del Fuoco per verificare l’applicazione delle misure preventive.
Proroga del piano di adeguamento antincendio al 2029
Nei mesi scorsi la senatrice Daniela Ternullo ha depositato una serie di emendamenti in favore di miglioramenti delle strutture sanitarie italiane. Nella fattispecie uno impegnava il Governo a prorogare le scadenze programmate per gli adempimenti della normativa antincendio al 2029. Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe, il documento è stato recepito dal Governo che, riformulandolo, si è impegnato ad applicarlo, compatibilmente alle risorse disponibili. In un articolo su Sanità33 la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha espresso soddisfazione per il deposito dell’emendamento al Decreto Legge 113/2024 (DL Omnibus). Secondo Fiaso, questa misura è necessaria per consentire un aggiornamento progressivo senza compromettere la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario.
Con l’applicazione delle nuove disposizioni, ospedali, cliniche e case di cura devono adeguarsi alle normative di sicurezza. L’installazione di sistemi di rivelazione incendi diventa obbligatoria per garantire la protezione di pazienti e personale.
Secondo la normativa, tutte le strutture sanitarie devono essere dotate di dispositivi di rivelazione incendi funzionanti, posizionati in modo strategico. Devono inoltre garantire la presenza di vie di fuga sicure e sistemi di allarme tempestivi per ridurre il rischio di incidenti gravi.
Norme antincendio sempre più standardizzate con l’Europa
L’Italia si adegua così agli standard di sicurezza applicati in altri paesi europei, come evidenziato dal Ministero dell’Interno. In Germania, le strutture sanitarie devono superare rigidi test annuali sui sistemi di rilevazione e contenimento incendi. Nel Regno Unito, la legge impone ispezioni periodiche e simulazioni di emergenza per verificare l’efficacia delle misure di sicurezza. Un report del Fire Protection Association UK ha rivelato che il 70% degli incendi ospedalieri si sviluppa a causa di malfunzionamenti elettrici e carenze nei sistemi di rilevazione.
«L’implementazione di tecnologie avanzate per la sicurezza antincendio è essenziale per proteggere pazienti e operatori sanitari, afferma Massimo Facchin di Hyfire, esperto di sicurezza ospedaliera. – L’uso di sistemi di rivelazione wireless permette di monitorare continuamente il rischio senza dover effettuare interventi strutturali invasivi.»
Negli ultimi anni, la diffusione di tecnologie wireless nel settore sanitario ha permesso di migliorare la sicurezza senza interferire con l’attività ospedaliera. Questi sistemi consentono il controllo remoto delle condizioni di sicurezza e una risposta tempestiva in caso di emergenza. L’installazione non invasiva e la possibilità di monitoraggio costante rappresentano un vantaggio fondamentale per ospedali e case di cura.
L’adeguamento alle nuove normative non è solo un obbligo legale, ma una misura necessaria per garantire la sicurezza di pazienti e personale. Come sottolineato dalla Protezione Civile, prevenire significa ridurre il rischio di tragedie e migliorare l’efficacia della gestione delle emergenze. Investire in sistemi di rilevazione all’avanguardia è la chiave per un’assistenza sanitaria più sicura.
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