Nuove proroghe per l’adeguamento antincendio delle strutture ricettive. Il Milleproroghe 2025, approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, ha esteso per gli alberghi con oltre 25 posti letto, la scadenza per la conformità alle nuove disposizioni al 31 dicembre 2026, concedendo due anni in più ai gestori per completare i lavori di adeguamento, ma gli esperti avvertono: rinviare non significa abbassare la guardia sulla sicurezza.
Sicurezza nelle strutture ricettive è allarme
Negli ultimi mesi, il tema della sicurezza antincendio nelle strutture ricettive è tornato sotto i riflettori, complici episodi di cronaca che hanno messo in evidenza le criticità del settore. A gennaio 2024, un incendio in un hotel a Roma ha costretto all’evacuazione di oltre cinquanta ospiti, fortunatamente senza vittime, ma con danni ingenti alla struttura. Pochi giorni dopo, un B&B a Firenze è stato chiuso a seguito di un’ispezione dei vigili del fuoco che ha evidenziato gravi carenze nei sistemi di prevenzione incendi.
Questi eventi hanno acceso il dibattito sulle responsabilità dei gestori e sulle nuove normative imposte dalla Legge 15 dicembre 2023, n. 191, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 2023. Il provvedimento prevede che tutte le strutture ricettive, incluse quelle gestite per locazioni brevi, debbano adeguarsi a standard di sicurezza più rigidi entro il 31 dicembre 2024, salvo le proroghe recentemente approvate.
Nuove regole, altre proroghe
Nonostante la proroga, il tempo stringe e il rischio di sanzioni diventa sempre più concreto per chi non si adegua.Tra le misure obbligatorie (da adottare in misura e con cogenza diversa a seconda del tipo di struttura turistica) previste dalla normativa figurano:
- Installazione di rilevatori di fumo e monossido di carbonio in ogni unità abitativa destinata all’ospitalità turistica;
- Presenza di estintori a norma di legge, con un minimo di un dispositivo per piano e un’estensione di copertura di uno ogni 200 metri quadrati;
- Piani di evacuazione aggiornati e segnaletica di emergenza ben visibile;
- Certificazione degli impianti elettrici e a gas per garantire la sicurezza strutturale.
Le cause più frequenti di incendi negli alberghi
Uno studio condotto da Gioacchino Giomi, ingegnere, abilitato all’esercizio della professione, analista di rischi di incidenti rilevanti, esperto in prevenzione incendi e NBCR, in un articolo pubblicato su Federalberghi, ha evidenziato come, sebbene gli incendi negli alberghi rappresentano solo lo 0,03-0,04% del totale degli incidenti registrati, la loro gestione richiede interventi rapidi e altamente specializzati. Nel quinquennio 2020-2024, si sono verificati mediamente 307 incendi all’anno in strutture ricettive turistiche, ovvero quasi uno al giorno.
L’analisi pubblicata dalla federazione albergatori, sugli incendi avvenuti nei primi dieci mesi del 2024, ha evidenziato alcune criticità ricorrenti. I locali lavanderia sono tra le aree più a rischio, soprattutto quando si trovano in piani interrati o seminterrati. Il calore e i fumi possono facilmente diffondersi ai piani superiori se la compartimentazione non è efficace e se manca una manutenzione regolare di lavatrici e asciugatrici. Anche le camere degli ospiti presentano rischi, in particolare per il surriscaldamento dei frigo bar, che può essere aggravato dall’accumulo di polvere e materiali combustibili.
Anche i guasti elettrici sono una causa frequente di incendi, spesso legati all’uso improprio di prolunghe e spine riduttrici, che aumentano il rischio di surriscaldamenti e cortocircuiti. Un numero elevato di persone intossicate dai fumi suggerisce che i sistemi di allarme non siano efficaci o che la compartimentazione non impedisca la propagazione dell’incendio. Infine, la presenza di materiali di arredo non ignifughi, come tende, pavimenti e rivestimenti, è un ulteriore fattore critico. La produzione di fumi densi e scuri durante un incendio indica l’uso di materiali che non rispettano le normative di sicurezza.
Sanzioni e controlli intensificati
Le nuove disposizioni non prevedono solo obblighi, ma anche severe sanzioni per chi non si adegua. La mancata installazione dei dispositivi di sicurezza o la non conformità degli impianti può comportare multe che variano da 600 a 6.000 euro per ogni infrazione riscontrata. Inoltre, l’assenza del Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per le locazioni turistiche, può portare a sanzioni comprese tra 800 e 8.000 euro e alla sospensione dell’attività.
Le autorità locali hanno già intensificato i controlli: a Napoli e Venezia, due delle città con il più alto numero di affitti brevi, sono state chiuse diverse strutture abusive negli ultimi mesi.
Come sottolinea Giomi nel suo articolo: «Per ridurre i rischi, una pianificazione preventiva diventa fondamentale, inoltre devono, per quanto possibile, essere adottate soluzioni di protezione strutturale e gli impianti tecnologici devono essere progettati e realizzati per resistere a condizioni di affaticamento, con sistemi di backup e di tutela contro cortocircuiti e danni idrici. Anche la manutenzione regolare gioca un ruolo essenziale: un fabbricato e un impianto ben mantenuti sono meno soggetti a guasti, soprattutto in situazioni di stress».
Soluzioni Tecnologiche per la Sicurezza
Le nuove normative rendono cruciale l’adozione di tecnologie affidabili per la sicurezza antincendio. Le strutture alberghiere devono disporre di piani di emergenza e procedure di evacuazione sempre aggiornati e sottoposti a test regolari, in modo da garantire un’efficace gestione delle situazioni di crisi. Un approccio strutturato alla gestione del rischio consente inoltre di prevenire, identificare e mitigare potenziali pericoli in modo proattivo, ottimizzando il coordinamento operativo e salvaguardando il valore e la continuità dell’attività ricettiva. Hyfire offre soluzioni wireless avanzate per la protezione delle strutture ricettive. «Grazie ai nostri sistemi di rilevazione e allarme wireless, gli albergatori possono installare dispositivi di sicurezza senza dover intervenire pesantemente sulla struttura – afferma Massimo Facchin di Hyfire. – La flessibilità di queste tecnologie permette un adeguamento rapido e conforme alle normative.»
L’obiettivo della nuova normativa è garantire un turismo più sicuro e sostenibile. Con l’aumento delle prenotazioni per il 2025, gli operatori del settore devono considerare l’adeguamento non solo come un obbligo di legge, ma come un investimento strategico per migliorare l’affidabilità e la qualità dell’accoglienza.
Fonti:
- Gazzetta Ufficiale – Legge 15 dicembre 2023, n. 191
- Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
- Associazione Italiana Confindustria Alberghi
- Ministero del Turismo – FAQ Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR)
- Affitti brevi: obblighi e sanzioni – Donne Geometra
- Federalberghi